La Comunità Europea abbraccia il mediterraneo in tema di risorse idriche

La Comunità Europea, tramite un accordo al momento di natura “informale” con la Presidenza Maltese ha gettato le basi per instaurare un dialogo con i partner mediterranei finalizzato alla ricerca ed innovazione nel campo delle risorse idropotabili ed alimentari.
L’accordo provvisorio con il Parlamento europeo relativo alla partecipazione dell’Unione Europea ad una collaborazione per sviluppare soluzioni innovative per la fornitura e la gestione sostenibile delle risorse idriche e la produzione alimentare nella regione mediterranea. Sarà la PRIMA (Partnership for Research and Innovation In Mediterranean Area), che si occuperà di mettere assieme il know-how e le risorse finanziarie dell’UE e degli Stati partecipanti. La join venture, attualmente coinvolge nove stati membri: Cipro, Germania, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Lussemburgo, Malta e Portogallo; e sei paesi non appartenenti all’Unione Europea: Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco e Tunisia.
La partecipazione dell’Unione includerà un contributo di € 220 milioni dal suo programma quadro per la ricerca e l’innovazione, il programma “Orizzonte 2020”.
“La partnership PRIMA contribuirà a migliorare la salute e il sostentamento di coloro che vivono nella regione del Mediterraneo. Si prevede inoltre di incoraggiare la crescita economica e la stabilità nel lungo termine”, ha dichiarato Chris Agius, Sottosegretario Maltese. “L’accordo di oggi in un solo incontro di consultazione a tre vuol dire che PRIMA può essere operativa nei primi mesi del 2018, come previsto.”
La presidenza presenterà l’esito dei colloqui per l’approvazione da parte degli Stati membri nelle prossime settimane.